L’avrei scoperto solo al ritorno, che da quel viaggio non sarei più tornata, all’ inizio era l’ urgenza di risposte che mi urlava dentro a guidarmi, e invece, ho scoperto che mi servivano altre domande.
Sedici anni, e una solitudine in cui mi sentivo annegare, e che allo stesso tempo diveniva un nascondiglio, conosciuto, sicuro. Cercavo uno specchio, in cui riconoscermi finalmente me stessa. Non l’ ho trovato, e non lo cerco più, sono divenuta il mio specchio, non sempre clemente, sicuramente sincero, e le risposte che cercavo, si sono sciolte assieme alle domande, non più così urgenti, o fondamentali. Le radici le ho costruite pezzo per pezzo, non in un luogo, in una lingua, radici di amore, che fanno volare e non cercano terra, che hanno il loro senso più profondo in una certezza: casa è dove sono le persone che amo, è qui ma può essere ovunque.
Il mio viaggio è iniziato al ritorno, ed è andato avanti, in ogni scelta di felicità.