Ti penso, mentre inforno una torta al cacao, ti sarebbe piaciuta, credo, e ti ricordo, intento a preparare una ribollita, che io non mangio, ma ti chiesi la ricetta, perché ce la preparasti, il giorno del matrimonio, e tutti gli amici mi dissero che era buonissima. Ho il tuo numero di casa ancora sul telefono, non riesco a cancellarlo, e allora lo tengo lì, col tuo nome sopra, a far compagnia agli altri numeri di famiglia. Oggi festeggiamo, con un giorno di anticipo, il piccolo di casa, e so che vi sareste piaciuti, con le fiabe alla rovescia e le costruzioni. Sono felice di mescolare la dolcezza malinconica dei ricordi, con le risate allegre di bimbi, il caos e le dita colorate, un’accozzaglia tenera e buffa che, mi pare, trovava in te un suo posto, con naturalezza. E, colorerò le labbra, ogni volta, penso a te, che mi dicesti “Sarai bella, col rossetto, da grande”.