Ieri sera, appena fuori dalla stazione, aspettando la mia amica N., veramente esausta dopo una giornata bella e intensa.
Una sveglia presto, e la colazione da sola, in silenzio, salutare un bimbo in pigiama, che si prepara ad una giornata coi nonni e Gigi il cane, il mio babbo, che mi vizia accompagnandomi in auto in stazione, e un treno di viaggiatori assonnati. Trovare Milano col sole che inizia ad affacciarsi tra la nebbia, e fare due passi al castello. Poi la mia amica R. con cui raccontarsi la vita, quasi sapendo e le sfumature reciproche, tanto ci intendiamo.
Ritrovare i ragazzi dopo l’estate, osare un po’, nel proporre subito un tema non semplice, ma sentirli, e sapere che potevo farlo. E la bellezza (e un po’ il sollievo) di vedere confermata la complicità tra loro, che avevo solo intuito e sperato.
Poi, aspettando il treno del ritorno, decidere, nonostante la testa piena di pensieri rimbalzanti, di fare almeno un salto in un posto bello con le amiche di sempre. Solo un’oretta, per ritrovarmi ragazzina.
A casa, nonni esausti e bimbo stanco e coccoloso, che appena mi ha vista mi ha seguita con solerzia in ogni spostamento, da l bagno alla stanza, regalandami racconti della sua giornata. Poi siamo crollati, nel lettone insieme, vizi di quando non c’è il papà.
E quando, in una delle mie (solite) sveglie notturne, ho sentito la zampetta della micia sul piede, una manina sulla guancia, e la luna fuori, con la luce che sbatteva sul balcone, ho sentito che ero dove volevo essere.
Quando succede, è bellissimo. Faccio in modo che accada spesso.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...