Questo colore che ho, i tratti che sono il mio volto, sono solo alcune delle cose che fanno di me, proprio me, e vale per tutti. Ma per qualcuno, pelle, occhi, bocca, naso, altezza, colore sono ancora l’unica cosa degna di nota (in realtà ci si aggiungono a piacere anche cultura e religione in varie accezioni, ma l’involicro è comunque la cosa più evidente per tutti), e che sancisce una colpa non scritta, che lascia attoniti. È qualcosa che colpisce come uno schiaffo inaspettato, quanto qualcosa che non si è scelto, possa essere causa di un avversione così folle. E sono lacrime, di dolore e rabbia, quelle che piango dentro. Perché fuori, ho due bambini, a cui spiegare che nonostante tutto, difendere i fragili, coltivare bellezza, ci salverà. Anche se fa un po’ più paura, anche se sembra che non serva a niente. Serve, perché chi ha lo sguardo aperto, vede benissimo.