Ieri è tornato un po’ avvilito dalla distanza che devono mantenere lui e i suoi compagni a scuola. Si adegua, comprende che è importante e segue le istruzioni, ma è dispiaciuto. “Mamma, non possiamo neanche disegnare insieme! E sai, non posso neanche raccogliere una matita del mio compagno, ognuno deve pensare SOLO alle sue cose, neanche si può prestare la gomma. Non mi piace tanto così.”
Stamattina era in crisi, triste e un po’ insofferente.
Oggi pomeriggio è tornato allegro, e con un ginocchio sbucciato. “Mamma abbiamo corso in cortile, con le mascherine, ma abbiamo corso fortissimo. E sono caduto. Ma vabeh, non mi sono rotto un osso. Vero? “
E a me, quel ginocchio sbucciato ha messo allegria. Un piccolo segno di normalità bambina, preziosissima.