Ieri era una giornata speciale, un anno fa scoprivo due lineette rosa, e facevo una capovolta suo cuore.
La chiamata alla mia amica F., per chiederle se davvero, davvero anche a lei sembrava possibile, e poi a Lui grande, a lavoro, con la voce tremante, ché avevo pensato di fargli una sorpresa al rientro, in modo carino, ma poi non ho potuto, avevo bisogno di averlo accanto, come sempre, insieme in ogni passo.
Dopo ci furono giorni di paura, corse in ospedale col meraviglio accudito dalle amiche, e una gravidanza desiderarissima e faticosa, difficile, che mi ha bloccata tra ansia e lockdown.
Ora che c’è un piccolissimo qui con noi, non dimentico niente, né la paura, né il parto disastroso, ma posso guardarli come altri pezzetti di questo puzzle che ad ogni cambiamento si trasforma, per seguirmi.