Trentasette anni fa atterravo in una nuova parte della mia vita, non sapevo ancora che sarebbe stata una tra tante ma certo una di quelle determinanti.
Da sempre in questo giorno vivo di ambiguità, solo da adulta mi permetto di viverle, facendo spazio ad emozioni aguzze e sentimenti contrastanti che adesso accolgo con tenerezza , in ascolto. Li tengo stretti insieme alla serenità di adesso, sapendo che non è scontata e conoscendo ogni passo servito per conquistarla.
È un gioco di equilibrio riuscire a fare spazio per quello che è senza rinnegare niente di quel che è stato e pensandomi anche altre vite possibili, non come esercizio di fantasia ma per curare strappi che non hanno risposte sicure e ammettendo a me stessa che avrebbero potuto avere felicità differenti ma che, semplicemente, non sono state.
Felice e instabile allo stesso tempo a sostenere il mio sguardo allo specchio in cui da sempre cerco anche lei, e sapere che in qualche modo mi è dentro anche quando non la so e che forse la imparo anche solo riuscendo a vedermi, un pezzetto di più, ogni volta che ne ho il coraggio.
Buon non – compleanno a me, che tengo insieme chi c’è e chi c’è stato, buon non – compleanno a me che mi tengo forte per stare sul filo, sicura abbastanza da poter ondeggiare, per non aver paura di cercarmi ancora.
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