Il piccolino ha preso l’influenza, e se ne sta rannicchiato, tra coccole e coperte, sul comodino una tisana col miele e il libro di fiabe di Andersen, che abbiamo iniziato a leggere proprio oggi. Lo guardo, si addormenta ancora tenendo la manina nella mia. E penso a quei bimbi a cui l’infanzia è negata, quelli che si inventano genitori di sé stessi, perché nessun altro si prende cura di loro. Qualcuno di questi bambini lo conosco ora, ormai adulto, e per quanto abbiano vite piene, addirittura felici, quello sguardo da bimbi seri, a cui non è permesso neanche sentirsi smarriti, lo conservano sempre.

Misuro la febbre al Meraviglio, e penso ai bimbi sperduti là fuori, sperando (invano, lo so) che non debbano crescersi da soli, non tutti, almeno. Non sempre.

Perché diventare genitori, non è un diritto. Avete una famiglia, essere bambini felici, dovrebbe esserlo.

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