Lui, che invita le amiche per fare biscotti e crostatine e mi chiede di prendere la marmellata che piace loro. Lui, che la sera mi chiede storie “a puntate” da ritrovare ogni sera col segnalibro e la parole esatta. Lui che declina la mancanza su di sé ma sa che se parto, torno felice, “mi mancherai – dice – ma tu vai sul treno per raccontare le storie. E poi, raccontarle anche a me, quelle che vedi”. Lui, che domenica “io andrei ad un museo bello”, e ci divertiremo a cercare le facce buffe nei quadri. Lui, che sa cosa vorrebbe per natale, ma “non saranno troppe cose da portare giù dal camino dei nonni?”. Moderato nella lista e sfacciato negli amori, da chiedere extra-large, “un natale tutti insieme, coi nonni e le cugine e le zie e gigi il cane. E poi la vecchietta volante con le altre zie! Che tante persone per festeggiare!”.
Lo guardo, sorrido e mi torna fiducia. Perché di piccoli uomini così, gentili e curiosi, ne conosco, e penso diventeranno grandi facendo la differenza.
Da donna, e madre di figlio maschio ci penso spesso, a questa responsabilità, bellissima, che ho.