Le chiacchiere con un’amicasorella e un pranzo improvvisato con Lui grande, di quelli che a darsi appuntamento non si trovano gli incastri e invece così ci siamo regalati un po’ di tempo. Una passeggiata lenta, a cercare natale per la città, trovando in modi diversi l’aria di attesa che ho sempre amato. E quest’anno aspetto natale ancora di più, saranno vacanze lunghe fiorentine, e poi trentine, come sempre, e non vedo l’ora di trottolare tra gli affetti, fare un po’ la figlia e allo stesso tempo, godermi essere una mamma piena di stupore insieme al Meraviglio. Perché io non sento mia alcuna religione ma coltivo la spiritualità che è in me e anche nel piccoletto, che mi dice “mamma, quando ascolti la musica e chiudi gli occhi, puoi andare dove vuoi, sempre”.

E domani dicono che sarà neve, e io l’aspetto, col naso in su e i guanti pesanti, il fumo che esce dalla bocca e gli occhi pronti allo stesso stupore, da sempre, al vedere i fiocchi cadere.

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