Qualche sera fa, hai passato la prima notte senza di noi, in un altro lettino, eri coi nonni, al sicuro e coccolato, ma per un istante ho esitato, mentre uscivi dalla porta, ho avuto paura al posto tuo, e invece mi hai stupito, come accade sempre, e con sicurezza allegra ci hai salutati con un bacio, orgoglioso di crescere. Ti guardo, e imparo a lasciarti andare, e scopro che ad ogni passo indietro che riesco a fare, tu fai un balzo nella vita, con curiosità fiduciosa, ti lanci nelle avventure, a volte una lacrima, piccola esitazione, ma solo per prendere meglio la rincorsa e saltare oltre la paura. Ed è un privilegio, assistere al tuo cammino, cerco di farlo con la cura che meritano le cose preziose, e insegno alle braccia, che fino a poco fa ti portavano, ad aprirsi per farti allontanare, e gli occhi, che anticipavano le cadute, imparano a fermarsi e ricevono il regalo di vederti rialzare da solo. È una crescita continua, mi tieni in sospeso tra il tuo essere ancora bambino, e l’ uomo che già intravedo nel brillio volitivo dello sguardo. E si allenano insieme, i battiti del cuore, a non farsi scoprire accelerati, ai capitomboli, il sorriso ad incoraggiare sempre, e gli occhi ad accarezzarti mentre corri via. E mi godo i momenti, ancora molti, in cui chiedi coccole e giochi, perché so che si trasformeranno in altro, tutto da scoprire, ma, per ora, ti strapazzo ancora un po’.
Dovrebbe essere così ma dirlo è più facile che farlo…ti parlo da mamma di un trentottenne…pensa te!
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Ci credo Gianna, per questo inizio ad allenarmi ora che è piccolo, mi porto avanti 😉
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