Ci sono mattine in cui tutto sembra in salita, la lista di cose da fare e da scrivere si somma ai pensieri che rimbalzano in testa.
Poi sulla scrivania si appoggia un striscia di luce, che nonostante i vetri sporchissimi, arriva limpida. Cade perfetta sul caos di libri e appunti, e schiarisce gli oggetti che tengo vicini mentre lavoro. Le mensole del nonno, la ballerina equilibrista di mia zia, la piantina di ceramica della mia amica, la lampada da bambini, che ho comprato per me.
Questa bellezza piccola, mi mette in fila le idee. Un caffè e l’uva portata dai miei, mi coccolano un quarto d’ora che decido di prendermi. Fermo il tempo e le scadenze.
Respiro ancora, riparto.