Tu che sei allegria e sorrisi, caparbio nel richiedere attenzioni e così buffo da farmi ridere anche quando stravolta di stanchezza vorrei solo un eremo in cui rifugiarmi.
Mi dai il brivido dell’indispensabilità, e per fortuna (tua e mia) che mi penso me stessa da abbastanza tempo da non annegarci dentro, e saperne ridere insieme agli altri due, che ci guardano con un misto di tenerezza e stupore, indispensabili al nostro conoscerci staccati.
Sette mesi che innamori tuo fratello, e vedervi ridere insieme è il rumore più bello che potessi pensare. Tuo padre è conquistato dal vostro gruppetto di ometti e ha gli occhi che ridono anche quando è stanco.
Io progetto e annoto idee, con una mano che ti sorreggo e l’altra che cerca tempo, per ricavare momenti in cui trascriverle reali.
Buon sette mesi e un giorno, che ieri è stato un vortice, ma per festeggiare il tempo lo troviamo sempre.
Ti amo.
Mamma