Una festa in cui mi trovo un po’ scomoda, sarà che in questo paese le madri si festeggiano e poi si dimenticano.
Sarà che non ho (ancora?) ben imparato ad essere figlia, con la mia fatica ad affidarmi e la sensibilità a pelle scoperta, eccessiva.
La maternità è stata una grande rivoluzione per me, una presa di coscienza e una spinta creativa.
Al netto della stanchezza, dei sensi di colpa, del sentirmi inadeguata, si è rivelata portatrice di leggerezza e allegria, oltre a dosi enormi di amore.
Sono una madre che ci prova, inetta e imperfetta a tratti, volenterosa sempre.
Sono la madre che posso, che spero, che so.
E ringrazio i miei figli, che miei non sono ma mi hanno fatta loro, perdutamente.